LA VARIETÀ DEL TRENTINO
Le aree protette della Valsugana
Natura incontaminata
Dal fondovalle fino alle vette più alte, numerose sono le aree protette nella zona della Valsugana. Di grande rilevanza sono le aree umide/paludose dei canneti di Levico, San Cristoforo e Brenta, i Biotopi Pizè e Inghiaie e la Palude di Roncegno. Tra le aree protette in quota va ricordata l’Oasi WWF di Valtrigona, nel cuore del Lagorai.
Le aree protette vantano ecosistemi particolari per biodiversità e per la presenza di particolari specie animali e vegetali.
Ecosistemi da preservare – Una ricchezza delicata
Specialmente attorno ai laghi e nelle aree paludose esistono zone il cui equilibrio va tutelato per garantire l’habitat adatto a molte specie di piante, anfibi (proprio nel Comune di Levico sopravvive in un’area molto circoscritta la rarissima Salamandra Aurora) e volatili come l’Airone Cenerino.
La montagna
Le aree montane più importanti sono protette all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, del Parco Naturale Adamello – Brenta e del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino. La catena del Lagorai, coperta marginalmente da quest’ultimo, si distingue tuttavia per essere interessata da una scarsissima antropizzazione. Lontana dai percorsi dolomitici del turismo di massa, priva di impianti di risalita, attraversabile in auto solamente lungo la strada del Passo del Manghen, offre un paesaggio alpino incontaminato e remoto in cui spesso solo le malghe con i loro pascoli ricordano la presenza dell’uomo.